Scultura in bronzo, Rudolf Blättler *1941

La "Grande Donna" è massiccia, pesante e può persino essere percepita come un'apparizione spaventosa. I piedi sono una base enorme e tentacolare da cui si sviluppano gambe solide, alle quali sono attaccate ai lati mani ancora una volta sovradimensionate. Il ventre, il petto e la schiena presentano solchi profondi, mentre sopra le spalle larghe si trova una testa piccola ma fortemente accentuata, con rigonfiamenti, orbite e apertura della bocca. La statura imponente appare sensuale e mostruosa allo stesso tempo. La superficie della figura sembra delicata e morbida da un lato, ma dall'altro alterna zone sbozzate e solchi profondi. Nell'arte di Blättler, questa pronunciata contrarietà rappresenta metaforicamente le contraddizioni della vita. Per Rudolf Blättler, la "donna" è l'archetipo della scultura; si riferisce alla sua forza primordiale e selvaggia. Come tema centrale, accompagna lui e il suo lavoro dagli anni Ottanta.


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